ARANCIA

L'arancia, Citrus sinensis, deriva probabilmente da un antichissimo incrocio tra mandarino e pomelo. Le prime tracce di coltivazione sono state trovate in Cina, verso il 2500 a.C. Non esistono aranci selvatici. L'arancia è arrivata nel Mediterraneo attraverso le vie commerciali della seta e ha iniziato ad essere coltivata in Sicilia, da qui si diffuse in tutta Europa.
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L’arancia, Cirtrus sinensis, è coltivata in un gran numero di varietà, alcune utilizzte per produrre succhi, altre per essere consumate, di differenti dimensioni, colori della polpa, spessore della buccia, aroma e gusto.

Le navel hanno una buccia spessa e una polpa bionda, soda e zuccherina, e sono utilizzare perlopiù per il consumo diretto. Le Valencia hanno una buccia sottile, polpa succosa e acidula con pochi semi. L’arancia rossa di Sicilia ha una polpa rossa per la presenza di antociani; può essere di diverse varietà, moro con la polpa rosso vivo, sanguinello con polpa arancio vivo e molto succosa e il tarocco con polpa giallo- arancio con sfumature rosse, mediamente succosa.

100 gr di arancia apportano dalle 35 alle 50 kcal, la maggior parte delle quali provengono dagli zuccheri ( circa 9 grammi. I grassi sono assenti, mentre le proteine sono appena 1 grammo. Discreto il contenuto di minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio e rame. Ben presente è la vitamina C che copre il fabbisogno giornaliero. Presenti in buona quantità sono i folati, la vitamina B e la vitamina A.

Il colore giallo – arancio è dovuto dalla presenza di licopene, beta- carotene e criptoxantina.

Il gusto acido è dovuto all’acido citrico.

In laboratorio i flavonoidi isolati hanno dimostrato la capacità di ridurre la proliferazione di diversi tipi di cellule tumorali. Dati di laboratorio indicano anche un effetto protettivo contro patologie cardiovascolari, l’osteoporosi, il declino cognitivo legato all’invecchiamento.

Le arance sono ricche di poliammine, che sono dei composti organici contenenti azoto. Sono sostanze sono prodotte anche nel nostro organismo ( nell’intestino, grazie al microbiota, dove partecipano alla crescita e differenziazione delle cellule, replicazione del DNA, trasporto attraverso le membrane).

La concentrazione di queste sostanze viene a diminuire con l’invecchiamento in diversi tipi cellulari; pertanto, il consumo regolare di arance contribuirebbe a mantenere nella norma i valori di queste sostanze, anche sei ci sono obiezioni sul punto.

Le arance vanno consumate e devono far parte di una dieta variegata e equilibrata, apportano fibre, sono perciò preventive nei confronti del cancro del colon.