BACCALA’ ALLA CAPUCCINA

Baccalà alla cappuccina, è una ricetta molto diffusa nel nord est dell'Italia, in particolare nel Friuli Venezia Giulia. La ricetta ha probabilmente un'origine bizantina e viene ancora oggi preparata a Pasqua.

BACCALA’ – STOCCAFISSO

stocafisso
stoccafisso – baccalà

500 gr di stoccafisso già pestato e ammollato

farina bianca q.b.

sale fino

1 cipolla

mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva

8 filetti di acciuga

50 gr di uba passa

50 gr di pinoli

pepe nero

cannella

3 cucchiai di zucchero

pangrattato finisccimo

fette di polenta

Ammollate lo stoccafisso ( baccalà) già battuto per 3 giorni in acqua fredda, avendo l’accortezza di cambiare l’acqua ogni quattro ore. Alla fine il pesce risulterà mobido e sarà più facile strappare con delicatezza la parte spessa della pelle.

Pulitelo, tagliatelo a pezzi, passatelo delicatamente nella farina salata e fatelo rosolare da ogni parte in un soffritto ottenuto con una grossa cipolla tritata, precedentemente rosolata nell’olio extrabergine d’oliva.

Unite i filetti di acciuga tritati, l’uva passa ( precedentemente ammollata in acqua tiepida), i pinoli, un pizzico di pepe, uno di cannella e lo zucchero.

Lasciate sobbollire fino a quando il liquido sarà quasi tutto assorbito, aggiungendo sale e pepe.

Cospargete sui pezzi di stoccafisso/baccalà il pangrattato e irrorate con. fondo di cottura.

Quando il pesce risulterà cotto, passatelo in forno che avrete precedentemente scaldato a 200 gradi, per una grattinatura finale.

Servite il baccalà caldissimo, con una fetta di polenta calda grigliata.

Buon appetito.

Nel Friuli Venezia Giulia questo tipo di preparazione si tramanda da tempi antichi, molto probabile che veniva preparato nei conventi francesecani e si ritiene che abbia una provenienza bizantina per il sapore dolce che viene aggiunto. E’ un piatto che viene preparato nella case dei friulani e giuliani durante il periodo di Pasqua.