Broccoli, Brassica oleracea, ortaggi appartenenti alla famiglia delle crucifere. Vitamina K, C, A, folati, fosforo, magnesio, ferro. Antitumorale, antiparassitari. Attenzione alla cottura, prediligere una cottura veloce in acqua bollente o al vapore.
I broccoli, dal latino brachium, inteso come ramo per il tipico aspetto di albero – Brassica oleracea – sono ortaggi che appartengono alla famiglia delle crucifere. Importate in Italia dall’ Asia Minore già nell’antichità, diventando in breve tempo una delle verdure più coltivate nella Roma imperiale.
100 gr di broccoli crudi dà un apporto calorico inferiore a 30 kcal, 5 gr di carboidrati e 2,5 di fibra. In ogni 100 grammi sono presenti circa 3 grammi di proteine e 0,5 gr di grassi.
Contengono vitamina C, vitamina K, folati e vitamina A, nonchè potassi, magnesio, fosforo e ferro.
La cottura modifica questi valori, in particolare la bollitura prolungata favorisce la perdita di acqua, vitamine ( in particolare della vitamina C) e minerali.
I broccoli vanno cotti rapidamente in acqua bollente, scottati o a vapori. Non sono consigliate le cotture prolungate.
Vitamina K. Una porzione di 200 gr, contiene fino a 200 microgrammi di vitamina K, il che è il doppio dell’apporto massimo giornaliero consigliato di circa 105 microgrammi.
E’ un alimento che va consumato con molta cautela per i soggetti che sono in terapia con anticoagulanti, perchè tali farmaci potrebbero non avere la stessa efficacia a causa dell’eccessivo apporto della vitamina K dovuto proprio al comsumo di questo tipo di verdure.
Le crucifere, broccoli, cavoli, cavoletti di Bruxelles, contengono le sostanze cd glucosinolati, composti contenenti zolfo, azoto, sintetizzati del glucosio e alcuni aminoacidi, che sono delle vere e proprie difese contro i parassiti.
I glucosinolati sono accumulati all’interno di vaculi e vengono liberati quando le cellule vengono danneggiate per l’attacco di un parassita o per il taglio con il coltello. Con la lesione si libera anche la mirosinasi che è un enzima che quando entra in contatto con i glucosinolati, rimuove lo zucchero, e le molecole che si formano si trasformano in isotiocianati, tiocianati e altri composti con effetti da pesticida. Queste sostanze sono più abbondanti nelle parti più giovani della pianta.
Tra i glucosinolati presenti nei broccoli c’è la glucorafanina che per l’azione della mirosinasi si trasforma in sulforafano e la glucobrassicina da cui deriva l’indolo -3 – carbinolo.
Sono tutte sostanze in grado di inibire la genesi e la crescita di cellule tumorali e che stimolano alcuni geni che prevengono la formazione di tumori.
Le sostanze contenuto nei broccoli, ovvero in tutte le crucifere, stimolano la produzione degli enzimi epatici che contribuiscono all’eliminazione di sostanze tossiche e cancerogene.
Studi scientifici hanno dimostrato l’effetto protettivo contro i tumori dello stomaco, colon retto, e tumori del seno ormonodipedenti.
Il sulforafano protegge le pareti dei vasi dai danni da diabete e inibisce la formazione degli AGE che sono prodotti di glicazione avanzata che si accumulano nelle cellule e nei tessuti e che contribuiscono allo sviluppo di molte delle patologie legate all’invecchiamento.
Il sulforafano, svolge attività antitumorale ed è in grado di inibire in maniera selettiva l’attività della telomerasi nelle cellule cancerose e favorisce apoptosi e autofagia nei neuroni un processo che consente di eliminare aggregati proteici anomali che possono contirbuire allo sviluppo di patologie neurodegenerative.
( Van Poppel G et al “Brassica Vegetables and Cancer Prevention. Epidemiology and Mechanisms,” Advances in Experimental Medicine and Biologym 1999, 472, pp 159 – 168. I cibi della longevità, M. Tommasini, Sperling e Kupfler, 2020) cit. conforme all’art 70, comma 1 e 3 Legge 633/41).