ETICHETTE ALIMENTARI

Sapere leggere le etichette alimentari e nutrizionali è una buona pratica del consumatore
Una società tedesca commercializzava un infuso ai frutti chiamato «Felix avventura
lampone-vaniglia». Sulla confezione erano raffigurate immagini di lamponi e di fiori di vaniglia,
accompagnate dalle menzioni «infuso ai frutti con aromi naturali», «infuso ai frutti con aromi
naturali – gusto lampone-vaniglia» e «solo ingredienti naturali». In realtà l’infuso ai frutti non
conteneva ingredienti naturali derivati dalla vaniglia o dal lampone né aromi ottenuti a partire da
questi ultimi. L’elenco degli ingredienti che compariva su uno dei lati della confezione riporta:
«Ibisco, mela, foglie di mora dolce, scorza d’arancia, rosa canina, aroma naturale al gusto di
vaniglia, scorza di limone, aroma naturale al gusto di lampone, more, fragole, mirtilli, bacche di
ginepro»
La Corte precisa che in un caso del genere l’elenco degli ingredienti nelle etichette alimentari pur essendo esatto ed esaustivo, può essere inadeguato a correggere in maniera sufficiente l’impressione errata o equivoca che risulta, per il consumatore, dall’etichettatura di tale prodotto. Pertanto, quando
l’etichettatura di un prodotto alimentare suggerisce la presenza di un ingrediente che in
realtà è assente (assenza che emerge unicamente dall’elenco degli ingredienti), detta
etichettatura è tale da indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto.
Sulle etichette alimentari deve essere indicato in modo chiaro ed esaustivo il contenuto degli ingredienti.