LA DIETA E LA SCIENZA – ELEVATO CONTENUTO DI GRASSI, RISCHIO TUMORE ALLA MAMMELLA, DIETA IPERLIPIDICA, DIMINUZIONE CALCIO INTRACELLULARE
Dieta e salute
La dieta e la scienza; una dieta ad alto contenuto di grassi è associata ad un elevato rischio di sviluppo del cancro alla mammella. Gli effetti di una dieta iperlipidica potrebbero implicare una diminuzione del calcio intracellulare. Dati molto chiari dimostrano che le fibre alimentari sono correlate in maniera inversa con il rischio del cancro al colon. Tra i composti capaci di indurre gli enzimi che detossificano i carinogeni chimici si annoverano quelli contenuti nelle crucifere ( broccoli cavoli, cavolfiori). Il selenio. Il selenio si trova in quantità elevate nei pesci e taluni vegetali ( cipolla, aglio)- le proprietà anticancerogene del selenio sono state dimostrate negli animali da esperimento, in cui tale elemento è in grado di ridurre il tumore polmonare. I bassi tassi di incidenza e mortalità dei cancri di mammella, colon, prostata che si riscontrano in Cina e Giappone, potrebbero essere legati al tradizionale consumo di cibi a base di soia.
GRASSI
Una dieta ad alto contenuto di grassi viene associata ad un elevato rischio di sviluppo di cancro mammario, avendo l’effetto di determinare un aumento dei livelli ormonali capaci di promuovere la proliferazione cellulare. In un gruppo di donne statunitensi ad alto rischio di sviluppo del cancro mammario, si è prescritta una dieta con ridotto apporto calorico, dal 39% al 22 % circa ( dieta sperimentale con ridotto impiego di prodotti caseari grassi, carni rosse e condimenti grassi). Si è ottenuta una modifica vantaggiosa del quadro lipido ormonale ( Gorbach SM,MOrril – La Brode A e coll, Changes in food patterns during a low-fat dietary intervention in women ( J Am.Diet. Ass) 90 (6): 802 -809, 1990 I grassi però non sono tutti uguali. Quanto detto vale per i grassi cd saturi degli animali terrestri ( grassi omega-6), mentre i grassi relativamente insaturi degli animali marini ( omega -3) hanno effetti meno dannosi o addirittura positivi per la salute. I grassi omega -3 agiscono come degli antiossidanti
FIBRE ALIMENTARI
Per fibre alimentari si intendono le componenti vegetali che sono scarsamente attaccabili dagli enzimi digestivi dei mammiferi ( lignige, pectine, gomme vegetali e altri composti che vengono degradati da funghi o miceti).
IL meccanismo d’azione delle fibre nell’azione protettiva è molteplice. La presenza di fibre indigeribili trattiene acqua nel lume intestinale, aumentando il volume della massa alimentare, accelerando la velocità del transito lungo il canale alimentare e aumentando la quantità di feci e la rapidità della loro espulsione. Le fibre esercitano una funzione di detersione e di diluzione di qualsiasi composto carinogeno eventualmente presente e riducono il tempo di contatto di qualsiasi componente alimentare con la parete epiteliale.
CRUCIFERE E ISOTIOCIANATI
Le Crucifere, sono una famiglia di piante che per caratteristiche, struttura a quattro petali dei fiori a forma di croce. Tra le crucifere si distinguono quelle del genere Brassica ( broccoli, cavoli, cavolgiori e piante simili); esse hanno un forte potere induttivo degli enzimi detossificanti. Le proprietà antitumorali delle crucifere si esplicano per i loro contenuti – gli isotiocianati – che si sono dimostrati capaci negli animali da esperimento di inibire la carcinogenesi in molti organi bersaglio ( polmone, esofago, fegato, mammella, vescica). Gli isotiocianati sono in grado di ridurre la frequenza e il numero dei tumori indotti da carcinogeni chimici, e anche l’incidenza delle lesioni precancerose in organi, come l’esofago dove possono essere rilevate sperimentalmente. Recenti ricerche, inoltre, hanno identificato nei germogli dei broccoli un’ottima sorgente di composti anticancerogeni che riesce a potenziare le difese detossificanti
SELENIO
Il selenio insieme alle vitamine compone il gruppo dei cd micronutrienti, ed è correlato con le sostanze antiossidanti, soprattutto vitamina C e E, nonchè con gli enzimi superossido – dismutasi e glutatione – perossidasi.
Le proprietà anticacerogene del selenio sono in grado di ridurre lo sviluppo di tumori polmonari.
Se ne ritrovano in elevate quantità nei pesci ( tonno) e in certi vegetali ( aglio, cipolla).
SOIA
I bassi tassi di incidenza e mortalità dei cancri di mammella, colon, prostata che si riscontrano in Cina e Giappone, potrebbero essere legati soprattutto all’alto consumo che si fa in questi paesi dei cibi a base di soia.
I semi di soia contengono sostanze ad azione anticarinogena.
Una delle sostanze più attive è la genisteina, un isoflavonoide dotato di una blanda azione estrogenosimile che nei modelli animali agisce come antiestrogeno. La genisteina agisce come inibitore della proteina chinasi tirosinica della DNA topoisomerasi e altri enzimi importanti nella trasduzione del segnale proliferativo cellulare.
( fonte : Dietetica medica, scientifica e tradizionale, curare e. prevenire con il cibo, Bologna Di Stanislao, Corradin, Giovanardi Mazzanti, Casa Editrice Amborsiana 1999).