Myrtus communis
Diffuso in tutta l’area del Mediterraneo, il mirto è una pianta sempreverde di antiche origini. I romani la consideravano il simobolo della gloria e dell’amore eterno; gli egizi adornavano i capelli e i vestiti; per la religione ebraica è il simbolo dell’amore e della pace.
Il mirto ha proprietà balsamiche, astringenti, antiinfiammatorie, rinfrescanti, disinfettanti, stimolanti. Combatte la tosse, i malanni di stagione. Utile per la digestione, cura la cistite. Accellera la cicatrizzazione delle ferite, aiuta a fermare la diarrea ed è di sollievo per le emorroidi.
Ha un sapore pungente, le foglioline vengono usate in cucina per insaporire diverse preparazioni soprattutto la carne di maiale, pollame. Se lasciato in infusione nell’olio extravergine d’olica, dà vita ad un ottimo olio aromatizzato che può essere utilizzto per condire carne, pesce o primi piatti.
Il mirto nel bacino Mediterraneo è assoggettato alla Sardegna e al porceddu sardo, maialino arrostito allo spiedo e profumato con rametti di mirto che sull’isola crescono spontaneamente e in abbondanza.
Apprezzate sono anche le bacche che vengono utilizzate per preparare il liquore, tipico della Sardegna, il mirto, dal sapore resinoso.
SPAGHETTI AL PROFUMO DI MIRTO
Ingredienti per 2
150 gr di spaghetti
100 gr di pancetta affumicata tagliata a dadini
1 scalogno
2 spicchi d’aglio
olio extravergine
sale pepe
50 g di pecorino
5/6 foglioline di mirto
In una padella antiaderente, con un filo di olio, fate saltare i dadini della pancetta. Aggiungete lo scalogno tagliato finemente, aglio schicciato. Fate cuocere per un paio di minuti. Se vi da fastidio togliere l’aglio.
Precedentemente portate a bollore l’acqua, immergete gli spaghetti. Teneteli al dente. Scolateli e finite la cottura in padella, se necessario aggiungete un mestolo di acqua di cottura degli spaghetti, aggiungete un po’ delle foglioline di mirto ( a piacimento, qui abbiamo indicato 5 o 6 foglioline, ma per aggiungere un po’ di gusto in più, aumentate la dose; le foglioline potete anche tritarle. Il rimanente lo aggiungerete alla fine insieme al pecorino.
Buon appetito