MORINGA

La moringa appartenente alla famiglia delle moringacee, apprezzata per le proprietà alimentari delle foglie, ricche di vitamine, proteine, minerali, e, ridotta in polvere, impiegata in infusi con funzione sedativa o disinfettante.

RISO JASMINE & MORINGA

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La moringa è una coltura diffusa in India, Etiopia, Filippine e Sudan, e viene coltivata anche in Africa occidentale, oriente e meridionale, in Asia tropicale, in America Latina, nei Caraibi, in Florida e nelle isole del Pacifico.

La moringa oleifera è la specie economicamente più pregiata ed è originaria dell’Asia meridionale, dove cresce ai piedi dell’Himalaya, ma è ampiamente coltivata in tutte le zone tropicali.  In Etiopia orientale, nel nord del Kenya e in Somalia, si riscontrano nove specie, di cui otto endemiche dell’Africa.

La moringa è un arbusto o un albero con molteplici usi: le foglie, le radici e i baccelli non ancora maturi sono consumati come verdura. Tutte le parti dell’albero Moringa – la corteccia, i baccelli, le foglie, le noci, i semi, i tuberi, le radici e i fiori – sono commestibili. Le foglie vengono utilizzate fresche o essiccate e macinate in polvere. I baccelli vengono raccolti ancora verdi e consumati freschi o cotti.  L’olio di semi di moringa è dolce, non appiccicoso, non si essicca e non diventa rancido, mentre la pasta di semi viene usata per purificare l’acqua potabile. I semi possono anche essere consumati crudi, arrostiti, in polvere e immersi nel tè o utilizzati nei curry.

La moringa appartenente alla famiglia delle moringacee, apprezzata per le proprietà alimentari delle foglie, ricche di vitamine, proteine, minerali, e, ridotta in polvere, impiegata in infusi con funzione sedativa o disinfettante. 

Negli ultimi tempi la moringa cattura l’attenzione di scienziati e nutrizionisti.

Ancora sconosciuta ai più, questa pianta diffusa nei paesi tropicali, oltre a essere considerata un superfood, è anche molto resistente al freddo e alla siccità e sembra rappresentare una soluzione valida per combattere la malnutrizione.Le foglie sono ricche di proteine​​, di vitamine A, B e C, e di sali minerali – altamente raccomandate per le donne incinte, per le madri che allattano e per i bambini piccoli.

La pianta produce le foglie durante la stagione secca e durante i periodi di siccità, ed è un’ottima fonte di verdura fresca quando vi è poco altro cibo disponibile.

Cresce rapidamente ed è resistente alla siccità (non tollera ristagni di acqua).

La moringa ha proprietà antibiotiche, anti Tripanosoma, contro l’ipotensione, antispasmodiche, antiulcera, anti-infiammatorie, ipocolesterolemiche, e ipoglicemizzante. 

La moringa contiene il doppio della quantità delle proteine della soia, quattro volte la vitamina E presente nei germi di grado, quattro volte la vitamina A delle carote, sei volte i poligenoli del vino rosso, sette volte la vitamina C delle arance, quindici volte il potasso delle banane, diciasette volte il calcio del latte, venticinque volte il ferro degli spinaci, tutti gli amminoacidi essenziali e ventisei sostanze antifiammatorie, quarantasei antiossidanti per una lunga vita, acidi grassi Omega 3. 6. 9.

Contiene la zeatina .

La zeatina è un composto chimico, è un ormone vegetale derivato dalla purina adenina ( l’ adenina, a base purinica, entra nella costituzione di diversi composti di basilare importanza biologica (per es., gli acidi nucleici DNA e RNA), estraibile dai tessuti animali e dal lievito; è una delle sostanze che nell’organismo dànno origine all’acido urico).

La zeatina stimola la divisione delle cellule e modifica molti dei processi che avvengono nelle piante, come la distensione cellulare, la fioritura e la prevenzione della senescenza.

La zeatina provvede all’assunzione da parte del corpo di tutte le vitamine, le sostanze minerali, gli oligoelementi e gli aminoacidi di cui il corpo ha bisogno. E’ un potente antiossidante, che esercita un’azione protettiva e rigeneratrice delle cellule.

La morigna contiene un elevato contenuto di magnesio cromo e boro.

Il magnesio è un elemento chimico, appartenente al gruppo dei metalli alcalino-terrosi. È diffuso in natura allo stato di minerale (magnesite, dolomite, talco, serpentino, ecc.), nelle acque del mare come cloruro, nelle acque di alcune sorgenti salate, nei depositi salini, ecc.

Nell’uomo ca. il 60% del m. totale (20-28 gr) si trova nello scheletro, circa il 27% nei muscoli, il 6-7% in altre cellule, l’1% nei liquidi extracellulari. Il magmesio è indispensabile nella dieta, e il suo fabbisogno giornaliero consigliato nell’adulto è di 350 mg/die. Fonti alimentari sono il nocciolame, i legumi, i cereali integrali e i vegetali verdi (il m. è un costituente della clorofilla). Esso viene assorbito nella parte prossimale dell’intestino tenue ed è escreto principalmente per via renale. Il magnesio è essenziale per lo sviluppo del sistema scheletrico, per il mantenimento del potenziale elettrico di membrana e quindi per la trasmissione degli impulsi nervosi. È inoltre necessario per l’attività di oltre 300 enzimi (in particolare per le fosfatasi, che intervengono nelle reazioni di fosforilazione che coinvolgono l’ATP), regola molti processi metabolici, come la sintesi delle proteine, dei grassi, degli acidi nucleici, e l’utilizzazione dell’energia derivante dal catabolismo di grassi e carboidrati. La carenza del magnesio provoca una tetania, simile a quella determinata dall’ipocalcemia, dovuta a un’alterazione della trasmissione neuromuscolare.

Il boro è un elemento chimico, non metallo, trivalente, di simbolo B, numero atomico 5, peso atomico 10,81, appartenente al terzo gruppo del sistema periodico; allo stato elementare è un solido nero, di durezza poco inferiore a quella del diamante, ed è usato in metallurgia.

Il boro è molto diffuso in natura in molti composti (borati, acido borico ecc.), ed è presente in composti organici (albume dell’uovo, latte ecc.) Diffusissimo nelle piante, tanto da ritenersi indispensabile per la loro vita. Esse l’assorbono dal terreno in misura molto ridotta; la deficienza o carenza del boro determina vari disturbi e particolarmente alterazione della ramificazione e delle cellule dei meristemi, del floema, accumulo abnorme di amido nelle foglie; nelle leguminose i noduli radicali non si sviluppano o, se sono sviluppati, non si ha fissazione di azoto da parte dei rizobi; altre piante mostrano arresto di sviluppo e i loro tessuti diventano fragili. Alcune specie sono particolarmente sensibili al boro che, anche in quantità minime, induce diverse alterazioni (il limone soffre, se assorbe 0,5 parti di boro per un milione di parti di acqua).

Della moringa si possono mangiare frutti, foglie e fiori, tanto che viene inserita nelle ricette della cucina vegana e le sue proprietà benefiche sono davvero numerose: è ricca di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che la rendono efficace nel proteggere il sistema immunitario, favorire una buona circolazione e una digestione sana, riequilibrare il metabolismo, regolare i livelli ormonali, trattare l’acne e garantire una pelle più morbida.

RISO CON SALSA KORMA E FOGLIE DI MORINGA

2 tazze piene di foglie tenere di moringa; 1/2 tazza di ceci verdi con la buccia, ; 1 carota; 5-6 fagiolini ; 1 patata sbucciata e grattugiata; 3-4 peperoncini verdi; 1 cipolla, 1 sedano, 1 pezzo di zenzero grattugiato; 1 rametto di foglie di curry; 2 pizzichi di finocchio in polvere; 1/4 di cucchiaio di curcuma; 1/2 cucchiaio di cumino e 1/2 di semi di senape; sale quanto basta; 2 cucchiai di succo di limone; 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine

500 gr di riso jasmine

Tagliate, lavate e scolate le foglie di moringa.

Lavate e lasciate a mollo i ceci per una notte.

Tritate la cipolla.

Tagliate i fagiolini.

Mettete un po’ di olio di oliva extravergine in una padella.

Cuocete il riso a vapore.

Nel frattempo..

Soffriggete le carote, la cipolla, il sedano e aggiungete i ceci verdi, i fagioli e il peperoncino tritato. Fate saltare per 2-3 minuti. Aggiungete acqua se necessario.

In una pentola mettete il composto aggiungendo le patate, le foglie di moringa, lo zenzero, e due tazze di acqua, non dimenditando di mescolate bene. Aggiungete le spezie, il sale e lasciate cuocere .

Aggiungete il succo di limone.

In una padella a parte, scaldate l’olio d’oliva, aggiungete cumino e semi di senape. Una volta che iniziano a friggere, aggiungere le foglie di curry e i restanti peperoncini (tagliati a metà).

Versare il contenuto nella salsa korma. Mescolare delicatamente, servire caldo con riso precedentemente cotto al vapore.

La salsa Korma è una varietà di curry indiano che di solito viene presentata come una salsa molto densa (quasi come una purea). Lo spessore di questo si ottiene grazie alla presenza di latte di cocco, cipolla, pomodoro e tante spezie e controllando la cottura in modo che non sia necessario aggiungere molta acqua. Il termine Korma si riferisce al modo di cucinare e non nello specifico agli ingredienti. 

Salsa Korma con pollo e riso jasmine

1 cipolla

1 cucchiaio di zenzero macinato

1 cucchiaino di cardamomo

1 cucchiaino di curcuma

1 tazza di curry

1 cucchiaio di aglio tritato

1 cucchiaio di arachidi tagliate a scaglie

1 bicchiere di latte di cocco

coriandolo

Olio d’oliva

In una padella soffriggere la cipolla tritata finemente.

Cuocete a fuoco medio per circa 5 minuti.

Procedete mescolado e incorporando le spezie.

Aggiungere alla fine il latte di cocco, e finite di cuocere per circa altri 10 minuti. Aggiungete il pollo tagliato a pezzettini che avete precedentemente rosolato a parte. Spolverante con un po’ di coriandolo.

Servite con il riso jasmine

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riso con moringa