Il “sovrappeso-obesità” è “patologia cronica” a cui si collega sia un aumento di mortalità sia di morbilità, in quanto rappresenta un fattore di rischio indipendente per moltissime malattie.
Non è solo un problema estetico, ma ha ripercussioni sulla qualità della vita che possono anche essere gravi.
Negli ultimi decenni questa condizione ha assunto l’andamento di una vera e propria epidemia.
La condizione di sovrappeso-obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie croniche come: diabete mellito di tipo 2, ipertensione, malattie epato-biliari (a carico del fegato e della bile), alcuni tumori (all’esofago, al pancreas, al rene, all’endometrio, al fegato, alla colecisti, alla mammella dopo la menopausa), patologie osteoarticolari (a carico delle ossa e delle articolazioni) e alterazioni del metabolismo lipidico, cioè della capacità del nostro organismo di metabolizzare i grassi in modo efficace.
Si parla di obesità (o adiposità) quando si è in presenza di un eccesso di tessuto adiposo dovuto ad uno stile di vita scorretto: sedentarietà e assunzione eccessiva di energia (calorie) con l’alimentazione.
Un eccesso di energia, che supera i fabbisogni reali, viene accumulato nell’organismo sotto forma di grasso.
Ad oggi, il numero di individui in condizione di sovrappeso o obesità ha superato in tutto il pianeta il miliardo e vede coinvolte anche le fasce d’età più giovani, specialmente in Italia.
Dall’indagine del 2017 “Okkio alla salute” promossa dal ministero della Salute e dal ministero della Pubblica Istruzione, è emerso che il 21,3 % del campione di bambini partecipanti era in sovrappeso e il 9,3 % risultava obeso, dunque con un totale di oltre il 30% di bambini in condizione di sovrappeso-obesità.
Per quanto riguarda la variabilità regionale italiana, si ha una prevalenza maggiore al centro-sud. In positivo, possiamo evidenziare che il confronto con rilevazioni precedenti mostra un trend di lenta ma costante diminuzione della diffusione dell’obesità tra i bambini (in meno di 10 anni l’eccesso di peso dei bambini è diminuito del 13%).
Per quanto riguarda la popolazione adulta italiana, secondo il rapporto Osservasalute 2016, più di un terzo (35,3%) è in sovrappeso e una persona su dieci è obesa (9,8%). Complessivamente, quasi la metà (il 45,1%) degli adulti anni presenta un eccesso ponderale.
Questa percentuale cresce all’aumentare dell’età e, in particolare, il sovrappeso passa dal 14% della fascia 18-24 anni al 46% della fascia 65-74 anni; l’obesità passa, dal 2,3% al 15,3% per le stesse fasce di età. Inoltre, la condizione di sovrappeso-obesità è più diffusa tra gli uomini rispetto alle donne (sovrappeso: 44% uomini, 27,3% donne; obesità: 10,8% uomini, 9% donne).